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Archive for the ‘Coriano’ Category

Stagione 2013-2014

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Teatro Comico

Venerdì 29 novembre 2013 – ore 21,15

Max Paiella

Stasera Paiella per tutti, offro io!

 

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Diversamente Musical

Sabato 7 dicembre 2013 – ore 21,15

Compagnia Centro 21

Hairspray

 

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CorTe in Concert

Venerdì 13 Dicembre 2013 – ore 21,15

Marea

Blue Andalusia

Max Tagliata – fisarmonica

Andrea Dessì – chitarra

Leonardo Ramadori – percussioni

 

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Buon Compleanno CorTe

Sabato 28 dicembre – ore 21,15

Michele Cafaggi

Ouverture des Saponettes

Un concerto per bolle di sapone

 

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Teatro Dialettale

Domenica 5 gennaio 2014 – ore 21,15

Compagnia la Carovana

La boll sa do batéc

 

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Prosa

Sabato 1 Febbraio 2014 – ore 21,15

Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari

In fondo agli occhi

Regia di Cesar Brie

 

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Teatro Comico

Sabato 8 Febbraio 2014 – ore 21,15

Enrico Zambianchi

A ruota libera

 

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Favole a CorTe

Domenica 9 febbraio 2014 – ore 16,00

Compagnia La Contrada

Cenerentola e l’albero magico

 

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Favole a CorTe

Domenica 16 febbraio 2014 – ore 16,00

Elsinor Teatro

Cipì manuale di volo

 

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Prosa

Sabato 22 Febbraio 2014 – ore 21,15

Patàka srl

Ivano Marescotti

Lui, un quaión qualsiasi

 

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Favole a CorTe

Domenica 23 febbraio 2014 – ore 16,00

Fondazione Aida

Hansel e Gretel

 

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Teatro Comico

Sabato 8 Marzo 2014 – ore 21,15

Maria Pia Timo

Bionda zabaione

 

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Teatro Comico

Venerdì 21 marzo 2014 – ore 21,15

Corrado Nuzzo e Maria Di Biase

Nuzzo-Di Biase Live Show

 

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Cabaret

Sabato 29 marzo, sabato 5 e 12 Aprile 2014 – ore 21,15

LoComix 2014

Selezioni del Festival per Comici Emergenti

In collaborazione con Associazione Culturale Locomotiva della Repubblica di San Marino

 

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Live Recording

Giovedì 10 e venerdì 11 aprile 2014

Miscellanea Beat

The Power Fluo Sessions

Gionata Costa (violoncello, wah wah, cori, looper)

Massimo Marches (chitarra, ukulele, voce, sampler, basso)

 

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Il comune di Coriano si trova in provincia di Rimini a pochi chilometri dalla costa adriatica, ha una superficie di circa kmq. 50 e si trova a m.102  s.l.m., fra Rimini, Riccione e San Marino, l’antica terra della libertà. Si suddivide nelle frazioni di S. Andrea in Besanigo, Cavallino, Cerasolo, Cerasolo Ausa, Monte Tauro, Mulazzano, Ospedaletto, Passano, Puglie, San Patrignano e Vecciano. Il nome Fondus Cornellanum (Coriano) deriva dalla patrizia romana Cornelia. Non vi sono però molte tracce del suo passato romano, mentre i Signori di Rimini,  i Malatesta, diedero lustro a questa terra. Nella loro solennità sono ancora ben visibili gli archi e le mura del castello. A causa dei dissidi con la Chiesa di Roma i Malatesta persero il castello che passò in mano ai Passatelli di Imola, quale donazione di Papa Clemente VII fino 1605. Coriano fu assoggettato al dominio della Chiesa poi entrò a far parte del Regno Sabaudo. Diventò Mandamento, sede di Pretura e di Tribunale e di importanti uffici.

Diverse personalità ebbero i natali in Coriano, in particolare si può ricordare, per le recenti vittorie, il motociclista Marco Simoncelli, Campione del Mondo classe 250 c.c.  Il Comune di Coriano merita di essere visitato però, non solo per l’antica Rocca Malatestiana e il suo passato storico, ma anche per le sue antiche tradizioni gastronomiche e vinicole.

Se un turista decide di trascorrere una giornata visitando l’entroterra romagnolo, si deve recare in questo territorio che offre la possibilità di effettuare bellissime escursioni nel Parco Fluviale del Marano e lungo il bacino del Rio Melo. Il territorio è ricco di cantine e osterie pronte ad offrire i piatti tipici della cucina romagnola dove sono utilizzati i preziosi prodotti offerti da questa terra come le olive e l’olio, il miele, i funghi, la frutta di stagione, i formaggi, il vino, il tartufo. Le vecchie trattorie sono state trasformate in agriturismi, residence, bed and breakfast, in grado di ospitare i turisti enogastronomici attratti dai prodotti locali. Anche se a Coriano si trovano aree produttive e commerciali, come nella zona di Cerasolo Ausa, non bisogna dimenticare che il territorio è ricco anche di aziende agricole che producono ortofrutta biologica, di cantine vinicole, di fungaie, di frantoi olio di oliva extravergine e di apicoltori. Grazie alla Pro-Loco corianesi ogni anno in autunno ha luogo un appuntamento,  la Fiera dell’oliva e dei prodotti autunnali che è luogo di incontro tra i  produttori e i consumatori che colgono l’occasione per gustare e assaggiare i vini nuovi corianesi e i dolci autunnali ma anche per visitare gli stands fieristici con artigianato del vimini, del rame, del ferro battuto, dell’antiquariato, dei mobili rustici.

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La famiglia Passatelli si occupò della ristrutturazione del castello, in particolare realizzò una seconda porta di accesso dove si può notare lo stemma lapideo della famiglia urbinate, tuttora utilizzato come stemma cittadino. Probabilmente fu scavato anche un fossato intorno alla rocca e costruito un ponte levatoio. Tracce della Rocca di Coriano si trovano nel famoso catasto “Calindri” del 1774, dove è conservata la sua planimetria.

Il castello di Coriano

Il castello di Coriano

Nel 1884 grazie al risarcimento di un’assicurazione, era scoppiato un incendio nel castello che era stato fortunatamente assicurato, furono effettuati lavori di restauro del castello. Il castello di Coriano rivestiva una notevole importanza strategica, molte famiglie si avvicendarono per il suo controllo: i Carpegna, i Malatesta, i Montefeltro, i Passatelli,  e lo usavano come guarnigione militare. Non fu mai usato come residenza per famiglie nobili o signori con la loro corte. Il paese di Coriano deve il suo attuale aspetto alla gravosa distruzione avvenuta durante la seconda guerra mondiale essendosi svolta propria in questa zona una delle battaglie più dure della storia, quella di Rimini nel settembre 1944 quando le divisioni del V Corpo d’Armata britannico e del I Corpo d’Armata canadese riuscirono sfondare la linea Gotica.

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Il castello di Coriano

Il Castello di Coriano si trova a pochi metri dal centro cittadino. Purtroppo non si hanno molte notizie su questa antica rocca molto trascurata in passato dagli studiosi dell’arte e della storia locale. La sua data di costruzione non è nota, si sa solo che nel 1371 Coriano era ancora un semplice villaggio fortificato privo di castello. Nel 1463 il signore di Rimini, Sigismondo Malatesta, non era ancora in grado di costruire nuovi castelli nei suoi possedimenti poiché era uscito perdente dalla guerra contro le truppe pontificie. Nella prima metà del quattrocento sono ristrutturati dai Malatesta alcuni castelli, per cui probabilmente in questo momento si costruisce la Rocca di Coriano. L’entroterra romagnolo, infatti, è ricco di rocche, castelli e torri, molte delle quali erette a scopo di difesa della regione. Il Castello di Coriano si trova in uno dei punti più alti del paese, essendo quello più alto in assoluto occupato dalla Chiesa parrocchiale. Il paese si era sviluppato in senso lineare intorno ad una strada principale e alla stazione di posta. La chiesa era stata collocata nel punto dominante anche se lontana dalla strada principale e dalla piazza del paese. Un’importante testimonianza scritta è quella del provveditore Malipiero che nel 1504 predispose una dettagliata relazione sullo stato di Rimini e delle sue Rocche, nel momento in cui questo territorio era passato sotto il dominio di Venezia. Dalla relazione si evince che il castello aveva una sola porta d’accesso, che era circondato da una scarpa alta sette passi e che le mura avevano un perimetro di 194 passi. Il castello fu parzialmente distrutto nel gennaio 1512 quando una lega composta di principi cattolici costituita per combattere i Mori in Africa scelse con luogo in cui riunirsi questo territorio. L’esercito spagnolo, proveniente dal Regno di Napoli, doveva riunirsi con quello pontificio e quello veneziano e le popolazioni locali dovevano ospitare e vettovagliare le truppe. Coriano ospitò e vettovagliò il capitano Pietro Navarro, quando però chiese ospitalità anche il capitano spagnolo Giovanni Rovina i corianesi, ormai privi di risorse, rifiutarono il loro aiuto. Il comandante Rovina ordinò l’assalto del castello che subì danni rilevanti alla porta e ad alcune strutture. Il castello poi fu assegnato ai fratelli Giovanni e Roberto Passatelli di Imola con un atto del papa Clemente VII in data 24 agosto 1528, per il loro aiuto e il loro sostegno contro i Malatesta. Passò poi alla Camera Apostolica fino al 1605 e infine ritornò a Rimini.

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