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Posts Tagged ‘Alta Valmarecchia’

San Leo, Novafeltria, Talamello, Maiolo, Pennabilli, Casteldelci e Sant’Agata Feltria sono i sette comuni dell’ Alta Valmarecchia entrati a far parte della provincia di Rimini portandole un patrimonio di natura incontaminata, di vestigia storiche e di prodotti tipici conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

L’Alta Valmarecchia è l’antico cuore del Montefeltro, qui hanno soggiornato personaggi famosi come Dante, San Francesco, Ezra Pound e Cagliostro. I comuni sono entrati a far parte della Provincia di Rimini nell’estate del 2009 dopo un lungo iter burocratico ed una serrata battaglia politica. Ma vediamo di conoscerli da vicino.

Il comune di San Leo, considerato la porta d’ingresso del Montefeltro, ha un ricco patrimonio culturale, sopra una possente roccia si trova la Pieve romanica più antica della regione. Il Duomo, il Palazzo Mediceo e il Palazzo Della Rovere, la Fortezza si possono considerare i monumenti più antichi della zona. Il Comune di Novafeltria è al centro della valle, è ricco di pievi romaniche del XI sec.: a Secchiano, a Santa Maria in Vico e a Novafeltria la pieve di San Pietro in Cunto. Il Teatro Comunale del 1925 è in stile Deco-Liberty. Le specialità culinarie sono i cappelletti in brodo e i tagliolini con gli strigoli, le “lasagne”, ovvero fettuccine con ragù di carne di manzo ed interiora di pollo.

Talamello è ricco di strutture museali, il turismo enogastronomico e sportivo è molto sviluppato, soprattutto quello legato alla mountain bike e al parapendio. Qui si può ammirare il Crocifisso Miracoloso di Talamello, di scuola grottesca, si trova nella chiesa parrocchiale. Talamello è il luogo delle castagne e del formaggio di fossa, che è preparato seguendo il rigoroso disciplinare della Confraternita dell’Ambra. Maiolo è uno dei due più piccoli comuni della vallata, è noto per la Chiesa di S. Maria d’Antico, dove si trova una statua della Madonna di Luca della Robbia, e la Chiesa di S. Apollinare. Si trova anche il Castello Malatestiano sopravvissuto al crollo del 29 maggio 1700 del centro.

Pennabilli si trova per il 33% del suo territorio nel Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello. I prodotti tipici sono il fungo prugnolo, il raveggiolo, formaggio a base di latte vaccino e ovi-caprino e la carne di cinghiale. A Pennabilli Tonino Guerra ha realizzato il suo museo chiamato “I luoghi dell’anima”. Si tratta di un museo diffuso composto dall’Orto dei Frutti Dimenticati, il Rifugio delle Madonne Abbandonate, la Strada delle Meridiane, il Giardino Pietrificato ecc. Il borgo medioevale è composto da due castelli, quello dei Billi sopra la Rupe e quello di Penna sopra il Roccione.

Casteldelci ha un paesaggio integro, è ricco di aziende biologiche ed ha un tasso d’inquinamento a livello zero. Il Ponte Vecchio di Casteldelci è l’unico storico della valle e grazie all’intensa attività archeologica svolta nella zona, con i reperti ritrovati è stato inaugurata la sezione medioevale del Museo Archeologico. Cuore all’occhiello del comune di Sant’Agata Feltria è il suo teatro. Si tratta del Teatro Angelo Marino che risale al 1605, qui Vittorio Gassman ha registrato le letture dell’Inferno. Il tartufo bianco pregiato è un’eccellenza di questo comune, al prezioso tubero è dedicata ad ottobre la Fiera Nazionale.

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